Consigli e idee per scrivere… e per leggere
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Oggi parleremo di scrittura e di lettura. O meglio, di come organizzare le idee prima di scrivere per evitare il blocco da foglio bianco e poi di come riassumere il contenuto di un testo in modo utile.
Giorno dopo giorno siamo sommersi di informazioni sia sul web che sul cartaceo; informazioni utili, preziose, che spesso non riusciamo ad utilizzare perché dopo averle lette si disperdono. La capacità di schematizzare un testo non è importante solo per gli studenti universitari, ma riguarda anche tutti coloro che navigano e scrivono sul web.
Devi scrivere il testo di una pagina web, un post per il blog, una relazione?
Qualunque sia l’obbiettivo il problema a monte è sempre lo stesso: come raccogliere e organizzare le idee?
Di metodi per vincere il blocco iniziale ce ne sono molti, mi limiterò a suggerire i miei preferiti e sopratutto a dirti cosa non fare: la scaletta.
La scaletta va bene quando devi mettere in ordine degli argomenti circoscritti, conosciuti, ma non è un buon mezzo per raccogliere idee e produrne altre.
La scaletta ti costringe ad ordinare gerarchicamente le idee man mano che vi vengono in mente: dovrai fare il doppio sforzo di pensare agli argomenti e nello stesso tempo a come ordinarli uno dopo l’altro.
Molto meglio utilizzare metodi che lasciano più libertà alle capacità associative dell’emisfero destro del cervello.
I miei due preferiti sono il clustering e le mappe mentali.
Il clustering
Il clustering è una tecnica molto semplice: scrivi al centro del foglio il nome dell’idea o del prodotto, poi gli disegni intorno un cerchietto. Partendo dalla parola centrale puoi lasciarti andare all’ispirazione e iniziare a scrivere intorno al primo cerchio tutte le idee che ti vengono in mente, riassumendole in una o più parole. Ogni idea verrà racchiusa a sua volta in un nuovo cerchietto.
Quando la carrellata dei pensieri giungerà al colmo, potrai iniziare a scovare i collegamenti trai vari cerchietti e a ordinarli in base all’importanza. E’ questo il momento per costruire una scaletta ordinata e precisa.
Se ad esempio devi scrivere il testo per la pagina Servizi di un Hotel, nel centro del foglio scriverai “Servizi”, poi man mano aggiungerai tutti i servizi che ti vengono in mente senza nessun ordine o relazione. Solo quando li avrai tutti davanti agli occhi potrai decidere quali enfatizzare all’inizio del testo e quali relegare nelle ultime righe.
Un consiglio: una buona tecnica per ordinare le informazioni è quella della piramide rovesciata (in alto le informazioni più importanti, in basso quelle di contorno).
Le Mappe Mentali
Le mappe sono davvero un ottimo metodo per stimolare associazioni di pensiero, immaginazione e per connettere le idee ad altre idee.
Una mappa mentale ha anch’essa un centro, con l’argomento principale, e poi una serie di rami che si sviluppano in modo gerarchico, dove ogni ramo da il via ad altri rami e quindi ad altre possibili associazioni di pensiero. Le mappe, nonostante la struttura gerarchica, sono molto più libere rispetto alla scaletta, in quanto consentono di saltare da un punto all’altro del foglio per aggiungere nuovi rami e idee.
Ad esempio potrai usare una mappa per organizzare i contenuti all’interno del tuo sito. Al centro metterai l’Home Page, sui rami principali le pagine più importanti (se si tratta del sito di un Hotel metterai i Servizi, le Camere, il Listino, etc) e poi distribuirai le informazioni inerenti ogni servizio sugli altri rami.
Se vuoi saperne di più ti rimando al post in cui parlo di come e quando usare una mappa mentale.
Usa i post-it, il blocco note, il taccuino
Ma se le idee arrivano nel momento più inaspettato, mentre sto facendo altro? ben venga.
Anzi, quando ci si sente bloccati è utile svagarsi e impegnarsi in altre attività per poi tornare a scrivere più rilassati. Ricordati però che quando sopraggiunge uno spunto per il testo non bisogna perderlo.
Armati dunque di post-it per fermare i pensieri e utilizzarli quando tornerai al lavoro. Oppure, se trovi nuovi spunti navigando, apri un documento di testo e via di copia-incolla. Se ti trovi per strada, fai in modo di avere sempre in tasca un taccuino e una penna.
L’importante è non perdere mai le buone idee che sopraggiungono nei momenti più disparati: il carpe diem è il motto di ogni scrittore.
Dopo la raccolta, la semina
Hai raccolto e organizzato le idee, adesso tocca mettersi di fronte al foglio bianco e iniziare a scrivere.
Ma a volte scrivere è difficile anche per chi sa cosa dire.
Come iniziare? che parole usare? E una volta partito eccoti subito a correggere la forma, a modificare la punteggiatura e le parole.
Il mio consiglio è quello di buttarti a capofitto. Mettiti di fronte il foglio dove hai appuntato le idee e inizia a parlarne, senza preoccuparti dell’ortografia, della correttezza grammaticale, delle parole scelte. Questo metodo, chiamato free-writing, ti invita alla scrittura veloce, senza troppi pensieri. Butta fuori il testo scrivendo a capofitto fino a quando non arrivi all’ultimo degli argomenti.
Per le correzioni ci sarà tempo. Bisogna rimandare il lavoro del lato razionale del cervello alla rilettura.
Rileggere
E’ qui che arriva il vero lavoro duro (di solito invece è il più sottovalutato).
Il momento in cui rileggi è molto importante e di solito vale la pena rileggere anche più volte. E’ in questa fase che dovrai snellire il testo, alleggerirlo, editare intere frasi e periodi, perdere tempo per scegliere le parole più indicate, verificare la scorrevolezza e la leggibilità.
Dopo tante parole sullo scrivere mi avvio alla chiusura del post con qualche cenno sul leggere.
Ci piace tenerci informati: leggiamo libri su come migliorare il nostro lavoro, articoli e pdf sul web, consigli utili, informazioni preziose, salviamo un link o un ritaglio di giornale, e poi? quanto riusciremo effettivamente ad utilizzare ciò che abbiamo letto?
Sia che si tratti di un libro corposo, sia che si tratti di un post di un blog, il mio consiglio è quello di schematizzare i concetti principali per recuperare i punti salienti del contenuto anche a distanza di tempo.
Io trovo ottimo tenere un quaderno di lavoro dove raccolgo schemi e mappe mentali contenenti informazioni utili per la mia attività quotidiana, divisi per argomento.
Come schematizzare un testo
Schematizzare non vuol dire riassume. Ciò che dobbiamo fare non è accorciare le frasi e dire le stesse cose con meno parole, ma prendere i concetti principali, i collegamenti, i consigli pratici e rappresentarli graficamente in modo che risultino comprensibili a colpo d’occhio.
Ecco un buon metodo per schematizzare un testo:
- leggete il testo una prima volta senza sottolineare nulla;
- la seconda volta evidenziate i concetti principali, almeno uno per ogni sequenza (un ottimo metodo è chiedersi sempre: a quale domanda risponde questo paragrafo?);
- poi individuate le connessioni tra le informazioni principali (succede questo perché? a cosa è dovuto ciò?);
- infine sintetizzate le informazioni e riportatele in uno schema.
Per schematizzare si possono usare vari espedienti grafici: timeline, tabelle, mappe concettuali e mappe mentali, istogrammi, diagrammi di flusso.
L’Infografica (l’organizzazione e rappresentazione dei dati in forma grafica) è sempre più utilizzata sul web per alleggerire i testi e semplificare argomenti complessi: è il caso che iniziamo ad usarla (in modo un po’ spartano) anche per il nostro lavoro.
Pubblicato da Donatella
Fonte: http://www.adriasonline.it/blog/2009/11/scrivere-e-schematizzare-un-testo/