Interprete Simultaneo o Traduttore Simultaneo?

http://www.assistentituristici.it/wp-content/uploads/2011/04/interprete-turistico.jpgPer i non addetti ai lavori le diciture “interprete simultaneo” o “traduttore simultaneo” potrebbero risultare identiche, ma per chi fa questo lavoro non proprio la stessa cosa. Anzi…Entrambe le figure, sono mediatori linguistici: sia l’interprete, sia il traduttore, devono cercare di riportare il pensiero di una persona che parla in un’altra lingua (con tutte le sue sfumature), nella lingua di destinazione richiesta. Quello che cambia sono i tempi e i processi mentali per la restituzione di un messaggio corretto: l’interprete simultaneo, si mette in ascolto di una persona che parla una data lingua e, in simultanea (cioè con tempi di pensiero e riflessione molto contratti), cerca di riportare i pensieri di quella persona nella lingua desiderata. Questo comporta non soltanto una prontezza mentale non indifferente, ma anche una conoscenza “culturale” della lingua e del Paese di provenienza della persona di cui si devono tradurre pensieri, parole e a volte anche gesti! Il traduttore, invece, ha più tempo per riflettere, poiché scrive su carta la traduzione, correggendo i concetti fino a che non ottiene il risultato desiderato, aiutandosi con l’utilizzo di dizionari e glossari. Inoltre, sono molto diversi anche il luoghi in cui questo processo avviene: l’interprete simultaneo può essere spesso esposto al pubblico in prima persona, sia che lavori come interprete di trattativa, sia che operi come interprete di conferenza. Il lavoro dell’interprete, è diverso da quello del traduttore anche per quanto riguarda le capacità richieste: un buon interprete deve saper lavorare in team, perché i turni di traduzione sono suddivisi tra più persone, e perché deve sapersi coordinare con gli oratori o gli organizzatori di una conferenza. L’interprete di simultanea, infine, si deve preparare in anticipo, studiando power point e glossari specialistici precisi e dettagliati che gli vengono forniti in anticipo dagli oratori, e deve conoscere molto bene l’apparecchiatura tecnica di cui dispone per effettuare il proprio lavoro, testando che tutto funzioni correttamente prima che l’evento abbia inizio.

Fonte: http://www.interpreti-aiic.it/news-aiic.asp?CAT=14&ID=62&page=

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