Matematica senza parole

http://www.lescienze.it/images/2011/12/28/234554533-0574b474-db74-4537-b6c7-4a64a05df573.jpgSecondo uno studio pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences", che contraddice numerose ipotesi linguistiche, quando eseguiamo una somma o una sottrazione di numeri stiamo forse richiamando antichi "programmi" nel nostro cervello indipendenti dalla nostra capacità di comprendere il linguaggio.

Da tempo i neuroscienziati si chiedono se il linguaggio sia la chiave di funzioni cognitive superiori quali il ragionamento matematico. Per studiare la questione, Rosemary Varley dell'Università di Sheffield e colleghi hanno analizzato le capacità aritmetiche di tre pazienti con danni cerebrali selettivi alle regioni dell'emisfero sinistro note per la loro importanza della comprensione del linguaggio. G

li uomini non erano in grado di distinguere fra frasi semplici e reversibili come "Il leone ha ucciso l'uomo" e "L'uomo ha ucciso il leone". Eppure, erano perfettamente capaci di svolgere il compito analogo con i numeri, calcolando 59 - 13 e 13 - 59. Inoltre, gli uomini erano in grado di valutare l'equivalente matematico di una frase con proposizioni dipendenti, come 12/(3-1).

I risultati forniscono prove sperimentali contro l'ipotesi che il linguaggio sia necessario per la matematica. Gli autori, al contrario, suggeriscono che l'indipendenza del ragionamento numerico dal linguaggio fornisca la prova dell'esistenza di sofisticate capacità cognitive anche negli uomini con gravi disturbi del linguaggio e lesioni del lato sinistro del cervello. Rosemary A. Varley, Nicolai J. C. Klessinger, Charles A. J. Romanowski, Michael Siegal, "Agrammatic but numerate". Proceedings of the National Academy of Sciences.
Fonte. www.lescienze.it

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