Parole al vento: Lingue che scompaiono

http://www.nationalgeographic.it/images/2012/07/03/145603480-79de2c6d-0ac5-4e54-a8bf-1b3123d6c36e.jpgJohnny Hill, Jr., di Parker, in Arizona, è una delle ultime persone a parlare il chemehuevi, una lingua dei nativi americani che oggi rischia l'estinzione. "È come un uccello che perde le piume. Ne vedi una volare via ed ecco: è un’altra parola che scompare".

I sette miliardi di abitanti della Terra parlano all’incirca 7.000 lingue: se i parlanti fossero distribuiti in maniera equa, ciascuna lingua ne avrebbe un milione, e sarebbe in buona salute. Ma, anche nel campo del linguaggio, l’equità non è di questo mondo. Il 78 per cento della popolazione mondiale parla le 85 lingue maggiori, mentre le 3.500 lingue minori sono parlate complessivamente solo da 8,25 milioni di persone. Così, mentre l’inglese è la prima lingua di 328 milioni di persone e il cinese mandarino lo è di 845 milioni.

Più di 1.000 lingue sono classificate come in grave o in serio pericolo: in pratica, sono sull’orlo dell’oblio.  

In un mondo sempre più globalizzato, interconnesso, omologato, i confini naturali o politici non bastano più a proteggere gli idiomi parlati in luoghi remoti dall’assalto delle lingue che dominano la comunicazione e gli affari. 
http://www.nationalgeographic.it/dal-giornale/2012/07/17/foto/parole_al_vento-1130002/1/

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