Pubbliche relazioni e comunicazione: il lavoro dell’addetto stampa

L’addetto ufficio stampa:

http://ts4.mm.bing.net/th?id=H.4505928744699163&pid=15.1La professione dell’addetto stampa è ormai un cardine del mondo dell’informazione. L’addetto ufficio stampa cerca di veicolare le notizie di chi rappresenta nel modo corretto, quindi redige comunicati e articoli destinati ai media, organizza conferenze stampa e fa da tramite tra il mondo dell’informazione e il microcosmo che rappresenta.

L’addetto stampa può essere un libero professionista o lavorare presso un’agenzia di comunicazione o presso un’azienda.

Tutti i settori possono fornirsi di un addetto stampa: programmi tv, film, aziende, personaggi, politica, enti locali, centri commerciali, manifestazioni teatrali, esercizi commerciali, eventi di ogni genere.

L’ufficio stampa stabilisce relazioni con gli organi di informazione e aiuta a diffondere una corretta informazione ed una maggiore risonanza di quello che si vuole comunicare. Le grandi realtà, a volte, hanno più di un addetto stampa, uno interno e fisso, ed uno esterno all’azienda, per un evento ad hoc.

Il lavoro dell’addetto ufficio stampa

La rassegna stampa

Ogni ufficio stampa procede sistematicamente ad un monitoraggio quotidiano degli eventi, fatti o persone da esso seguite, attraverso la rassegna stampa.

La rassegna stampa consiste in una verifica della risonanza e della visibilità che l’evento ha presso i media. Per effettuarlo molte società si rivolgono ad agenzie esterne specializzate, come L’Eco della stampa, Data Stampa, Press Today, che offrono un servizio prezioso, ma molto oneroso; ragion per cui molte società continuano a preferire la rassegna stampa manuale, che consiste nel cercare su tutti i giornali notizie sull’evento seguito.

La rassegna stampa deve essere terminata al mattino. Nella rassegna vengono messi in rilievo la testata, la data dell’articolo, il titolo, l’autore e il testo dell’articolo.

 

Il comunicato stampa

Un comunicato stampa è una comunicazione rivolta ad un organo di informazione, per annunciare una iniziativa o esporre una riflessione. Affinché sia pubblicato deve essere ‘notiziabile’, chiaro e deve rispettare i temi di pubblicazione degli organi di stampa. Deve essere inviato alle agenzie entro le 13, ai quotidiani entro le 18 e ai settimanali una settimana prima della pubblicazione.

La mailing list

E’ uno strumento fondamentale di lavoro. Consiste nell’elenco di tutti i giornalisti ai quali si vuole inviare il comunicato e contiene tutte le informazioni necessarie per entrare in contatto con loro:

1 testata

2 nome

3 indirizzo

4 Numero telefonico, Fax ed e-mail. Può essere divisa per tipologia di testata o per settore.

 

Le mailing devono essere tagliate su misura dell’azienda e rispecchiare esattamente le sfere di competenza dell’Ufficio Stampa. Vanno costantemente aggiornate.

Una delle principali fonti, alle quali attingere per costruire una mailing list, è l’Agenda del Giornalista, pubblicata annualmente, che contiene tutti gli indirizzi dei professionisti del mondo delle comunicazioni, con una sezione dedicata agli uffici stampa e Marketing, un’altra dedicata alle Radio e Tv e una terza ad internet.

Esistono poi anche dei periodici specializzati sul mondo delle comunicazioni, come Medias, Prima Comunicazione, Problemi dell’informazione.

Come diventare addetto stampa

Per diventare addetto stampa non è obbligatorio essere laureati né essere iscritti all’albo dei giornalisti, anche se questi due requisiti sono senz’altro un vantaggio.

Una laurea umanistica sicuramente aiuta per quanto riguarda la proprietà di linguaggio. L’iscrizione all’albo dei giornalisti è invece obbligatoria solo se si vuole lavorare come addetto stampa nelle Pubbliche Istituzioni.

Per iniziare a muovere i primi passi non c’è un percorso universalmente riconosciuto e valido per tutti.

Innanzitutto occorre avere una certa predisposizione e interesse per il mondo delle comunicazioni; poi occorre molta pazienza, una piccola dose di faccia tosta e buone qualità relazionali e disponibilità alle pubbliche relazioni. Bisogna sempre essere pronti a fare nuove conoscenze e ad accrescere il numero dei contatti che faciliteranno il cammino delle nostre comunicazioni tra i media.

Per iniziare, l’ideale sarebbe lavorare in un’agenzia di comunicazione o in un ufficio stampa già avviato, imparando i trucchi del mestiere direttamente sul campo, magari proponendosi inizialmente come stagista. Le grandi città sono in questo campo ricche di occasioni. Potete provare a iscrivervi a Infocity, portale dedicato al mondo della comunicazione. Pio occorre avere molta pazienza, se pensate sia questa la vostra strada. Dopo esservi fatte le ossa tramite i contatti e le relazioni instaurate, dopo qualche anno si potrà provare a lavorare in proprio, proponendosi come libero professionista. In questo caso il guadagno varia da chi o cosa rappresentate e in ogni caso le griglie tariffarie sono esposte nell’ordine nazionale dei giornalisti.

In molte città si organizzano corsi e master sulle relazioni con i Media, che, oltre a dare strumenti teorico-pratici, permettono ai corsisti di mettersi in contatto con esperti del mondo della comunicazione e, con un pizzico d fortuna, potrebbe aprirsi qualche opportunità.

Di Stefania Onofrillo

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